25 novembre 2007

Dark side of Google


Il risparmio energetico è,senza dubbio,uno degli aspetti da tenere in maggiore considerazione nella lotta al cambiamento climatico del pianeta.Notavo come,durante il mese di novembre,parecchi siti hanno segnalato l'iniziativa dell'italiano Neroogle:utilizzare una pagina di ricerca in veste nera per risparmiare stress visivo ma,soprattutto,energia in quanti più watts possibile.Bene,passi la prima ipotesi,la seconda è alquanto discutibile.Il progetto Blackle risale al marzo scorso ispirato da questo post di gennaio on ecoIron;considerati 200 milioni di queries al giorno circa on Google e l'utilizzo della stragrande maggioranza dei navigatori,il passaggio istantaneo da livrea chiara a scura consentirebbe su un monitor CRT un risparmio medio di 15 watts con le naturali conseguenze a livello di impiego standard globale.Aldilà di quanto i curatori del progetto possano asserire sui risultati ottenuti fino a questo momento,una larga fetta di scettica utenza si riserva sempre di approfondire il discorso;test più precisi hanno in tutta fretta frenato curiosità ed entusiasmo generale per quanto riguarda l'utilizzo di Blackle sui monitor LCD(circa il 73% del mercato attuale):beffa vuole che i watts impiegati siano addirittura sopra la norma.Nulla di cui stupirsi,il display LCD consuma meno energia quando visualizza il bianco rispetto al nero:nel caso del primo i cristalli a riposo lasciano passare tutta la luce,nel caso del secondo devono essere polarizzati.Insomma,tanta pubblicità gratuita a Neroogle e compagni,i mezzi pratici per risparmiare energia rimangono altri.Alla chiusura di ogni sessione sarebbe bene spegnere il terminale,occorrerebbe sfruttare maggiormente i power managements del proprio sistema operativo(stand by/hibernate),fare un uso più accurato delle effettive ore trascorse di fronte al monitor.Ah,se infine non riuscite proprio a fare a meno di raccontare minuto per minuto quanto vi è successo durante la giornata,nessuno vi obbliga a bivaccare su Twitter.Continuo a preferire una sana chiaccherata o una telefonata con un amico.

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